VPN gratis prese d’assalto: ecco le 3 più affidabili dopo il blocco ai siti per adulti in Italia

VPN gratis prese d’assalto: ecco le 3 più affidabili dopo il blocco ai siti per adulti in Italia

VPN gratis prese d’assalto: ecco le 3 più affidabili dopo il blocco ai siti per adulti in Italia - pompavolumetrica.it

Alessandra Perrone

Novembre 20, 2025

Quando il browser mostra il messaggio di blocco al posto del sito che cerchi, la frustrazione è immediata: il divieto deciso per l’accesso ai portali riservati agli adulti ha spinto molte persone a cercare soluzioni tecniche immediate. Dal 12 novembre l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha introdotto misure che rendono necessario dimostrare la maggiore età per entrare su certi siti, e la questione ha generato un aumento di richieste di informazioni su strumenti come la VPN. Non si tratta soltanto di portali espliciti: rientrano nel perimetro anche piattaforme legate al gioco d’azzardo e alla vendita di alcolici o sigarette, e 48 siti sono finiti nella black list dell’Autorità. Per ora, molti utenti raccontano che l’accesso avviene ancora con le modalità abituali, ma le nuove regole attuate a seguito di una delibera pubblicata il 12 maggio hanno stabilito tempi di adeguamento iniziali che poi sono stati prorogati. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la norma non impone necessariamente l’uso dello SPID, ma introduce la possibilità di un’app dedicata per la verifica, un aspetto che crea incertezza tra chi naviga dalla rete domestica.

Blocco, regole e cosa cambia per gli utenti

Le misure discusse riguardano una verifica dell’età più stringente rispetto al semplice click su “ho più di 18 anni”. L’Autorità ha chiesto ai gestori dei siti riservati agli adulti di adattarsi a un sistema che limiti l’accesso ai minorenni, con controlli che devono essere più robusti e tracciabili. Poiché la lista dei portali non è stata elencata sito per sito sin dall’inizio, molte piattaforme hanno avuto un periodo di sei mesi per adeguarsi e poi una proroga di tre mesi per completare gli adeguamenti tecnici. L’Italia è entrata in un gruppo di sperimentazione con altre nazioni europee per testare modalità comuni di verifica dell’età; questo porta a soluzioni simili in Paesi come Francia e Spagna, ma con implementazioni che possono variare.

La novità pratica per gli utenti è che alcuni siti potrebbero chiedere l’accesso tramite un’app o un altro canale di autenticazione, mentre altri potrebbero adottare sistemi gestiti internamente. Chi vive nelle grandi città lo nota già: alcuni provider hanno aggiornato le informative, altri no. È importante ricordare che l’orientamento normativo mira a proteggere i minori, ma apre anche un dibattito su privacy e modalità operative. Un fenomeno che in molti notano solo nella pratica quotidiana è la differenza tra siti che implementano soluzioni tecnologiche solide e chi si limita a una semplice schermata di avviso; questo fa aumentare le richieste di consulenza tecnica e delle alternative tecnologiche.

Perché la vpn appare come alternativa

Una VPN crea un tunnel criptato tra il dispositivo e un server remoto, mascherando l’indirizzo IP e cifrando il traffico. Per questo motivo molti utenti la considerano una soluzione per aggirare restrizioni geografiche o filtri imposti a livello nazionale. Dal punto di vista tecnico, una VPN fornisce confidenzialità e può contribuire a mantenere l’integrità dei dati in transito; allo stesso tempo introduce elementi da valutare: la velocità di navigazione può calare, i provider gratuiti spesso limitano la banda o il numero di server disponibili e non tutti garantiscono una politica di no-logs efficace.

Un dettaglio che molti sottovalutano è la gestione delle richieste di accesso ai servizi: bypassare una verifica tramite VPN non cambia le regole contrattuali del sito e può violare i termini di servizio. Inoltre, esistono rischi tecnici pratici — come perdite DNS o assenza di kill switch — che espongono l’utente se la VPN non è configurata correttamente. Chi viaggia spesso utilizza la VPN per vedere contenuti nazionali dall’estero; allo stesso tempo, chi si connette da un IP italiano può collegarsi a server esteri per accedere a contenuti non tracciabili localmente. Sul piano legale, l’uso di una VPN è in genere consentito, ma bisogna considerare la normativa sui contenuti e le eventuali responsabilità previste per l’utente finale.

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Le tre vpn gratuite e come sceglierle

Parlare di “migliori VPN gratis” richiede chiarimenti: esistono soluzioni realmente gratuite e piani che offrono periodi di prova rimborsabili. Tra i nomi più citati c’è ProtonVPN, che propone un piano gratuito senza limiti di dati su server selezionati, ideale se si cerca una soluzione a lungo termine senza costi. È preferibile per chi dà priorità alla privacy e a una politica trasparente sui log. Altri servizi noti come NordVPN e Surfshark non sono gratuiti nella sostanza, ma offrono periodi di prova o garanzie di rimborso — ad esempio un mese di prova o una breve finestra per ottenere il rimborso — utili per testare la qualità della connessione e la disponibilità di server.

Nel valutare quale opzione adottare, guardare oltre il prezzo è fondamentale: verificare la presenza di server nel Paese desiderato, controllare la politica sui dati raccolti, accertarsi della protezione contro le perdite DNS e preferire app con kill switch. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è l’impatto sulla velocità durante lo streaming o il gaming: i piani gratuiti spesso penalizzano queste attività. Infine, per chi cerca una via semplice all’accesso, ricordare che usare una VPN non elimina l’obbligo di rispettare leggi e condizioni dei siti e che la scelta migliore è orientata da criteri tecnici e di trasparenza. Molti utenti in Italia osservano da vicino l’evoluzione delle regole: la domanda cresce e con essa l’attenzione verso strumenti che coniughino efficienza e tutela della privacy.